Non è un segreto che le aziende abbiano spostato i carichi di lavoro sul cloud hosting.
Ma è utile analizzare come si stanno evolvendo le esigenze delle imprese sulla base di questo cambiamento e come i provider di colocation possano sfruttare le opportunità createsi.
A tale scopo, 451 Research, con il supporto di Vertiv, ha intervistato oltre 700 decision maker IT per individuare e inquadrare i loro piani per affrontare la crescente complessità dei carichi di lavoro IT, in particolare per quanto riguarda cloud e IoT (Internet of Things).
Analizzeremo i risultati del rapporto finale, Dati nell'Edge: L'impatto del Cloud e di Internet delle cose (IoT) sulla domanda e ubicazione dei data center, attraverso numerosi articoli nei prossimi mesi. In questo intervento, voglio concentrarmi sui risultati relativi ai servizi cloud e alla colocation.
Connettività Diretta con i Provider Cloud per far fronte ai crescenti carichi di lavoro IT
In media, i partecipanti al sondaggio avevano già meno di un quarto del loro carico di lavoro in esecuzione su data center locali (on-premises), non su cloud. Poco più di due terzi dei carichi di lavoro sono in esecuzione su una qualche forma di servizio cloud, tra cui cloud hosting privato, IaaS (Infrastracture as a Service) pubblico e SaaS (Software as a Service). Gli intervistati non prevedono che queste percentuali cambino in modo significativo nei prossimi due anni.
Quello che si aspettano che cambi è l'entità dei carichi di lavoro. La gran parte (86%) prevede un aumento del carico di lavoro nei prossimi due anni, con il 40% che si prepara ad un incremento di almeno il 50%.
Un modo per far fronte a questa crescita passa attraverso una migliore connettività. Oltre la metà dei partecipanti sta valutando la connessione diretta con i cloud provider (57%) o Internet Exchange (56%). Ciò rende la colocation ancora più attraente in quanto è in grado di offrire alle imprese una scelta di cloud hosting pubblico e privato, nonché una varietà di servizi di connettività.
I fornitori di servizi di Colocation devono superare le seguenti sfide
Man mano che i colocation provider vanno sempre più profondamente nello spazio del cloud, devono risolvere le sfide che le aziende si trovano ad affrontare quando trasferiscono i carichi di lavoro nel cloud. Non sorprenderà che i partecipanti al sondaggio abbiano citato la sicurezza dei dati come la loro principale preoccupazione. La sicurezza è stata anche la ragione determinante che ha spinto le aziende a scegliere il cloud o l'hosting privato rispetto ai servizi di cloud pubblico. Molti fornitori di colocation se ne sono già resi conto e stanno supportando i loro clienti aziendali nell'affrontare questi problemi.
Altri importanti temi di preoccupazione per l'adozione del cloud pubblico emersi dall'indagine includono la migrazione dei dati, la gestione del cloud e la gestione dei costi. È evidente che più servizi tecnici e strumenti di gestione un fornitore di servizi di colocation è in grado di fornire, più sarà competitivo in questo settore. Il DCIM (Data Center Infrastructure Management), in particolare, sta accrescendo il suo valore grazie alla capacità di fornire ai clienti la visibilità necessaria per monitorare e tenere traccia delle prestazioni dei data center in hosting.
I partecipanti al sondaggio hanno inoltre sottolineato l'importanza della posizione geografica nella scelta dei fornitori di cloud. In particolare, sono alla ricerca di fornitori in grado di collegarli con i loro clienti e altri fornitori di servizi, di ridurre la latenza della rete e che siano vicini alla loro sede centrale.
Anche in questo caso, i fornitori di colocation sono in buona posizione non solo per soddisfare le esigenze delle aziende che cercano servizi cloud in una ubicazione specifica, ma anche per collaborare con fornitori di cloud per consentire di estendere l'impatto su specifiche aree geografiche.
Cosa riserva il futuro ai fornitori di cloud e chi ne trarrà i maggiori benefici?
Con l'aumento della quantità del carico di lavoro e la relativa implementazione nel cloud, le aziende cercano sempre più l'interconnettività con altre aziende e fornitori di servizi in "mercati virtuali" in hosting. I fornitori di servizi di colocation che possono risolvere i problemi di sicurezza e di localizzazione dei data center sono in una posizione unica per soddisfare queste esigenze e trarre vantaggio dall'aumento previsto dei carichi di lavoro.
Eppure, esiste un cambiamento ancora maggiore: si tratta di Internet delle cose (IoT) e relativi sistemi di analisi di supporto. Dalle nostre ricerche è emerso che quasi la metà delle imprese prevede che nei prossimi due anni almeno il 50% delle proprie risorse IT sarà destinato all'Internet delle cose. In un articolo futuro, valuteremo cosa questo significhi per il cloud e la colocation. Nel frattempo è possibile scaricare liberamente il nostro report completo, Dati nell'Edge: L'impatto del cloud e di Internet delle cose (IoT) sulla domanda di data center